BASSORILIEVO E ALTORILIEVO
Nel 'Arte Antica, Assiro Babilonese , Egizia , Greca e Romana.... i manufatti lapidei ( statuari, ornati, bassorilievi ,altorilievi ecc..) erano copiosi e magistralmente eseguiti .
Le narrazioni mitologiche e le rappresentazioni di fasti e glorie in onore dei sovrani e dignitari consolidavano potere e fama e tramandate ai posteri. L'archeologia ha scoperto migliaia di referti meravigliosi e ci raccontano la loro storia.
Ancora oggi le vestigia monumentali Medioevali e Rinascimentali delle nostre belle città d'Arte ,ci affascinano e testimoniano raffinatezza e grande maestria .
Nelle opere in rilievo o tridimensionale , la componente totalizzante è la luce , luci e ombre , piani e rilievi delineano la figura che nasce man mano in un Bassorilievo. La prospettiva aiuta i volumi, ma la visione è limitata a una sola visuale , di solito frontale con figura e supporto anche molto sottile di spessore .
Nell'Altorilievo la figura è a 180° gradi e a volte anche in 360° gradi. La visuale è quasi completa e la figura alta a tutto tondo rispetto al supporto .
BASSORILIEVO
"Arciere a cavallo " magnifico bassorilievo di fattezze Assire periodo circa 1200 a.C. ( Sumeri 4.500 a.C. Babilonesi circa 3700 a.C. e Assiri circa 1200 a.C.)
Come si nota la visuale migliore è di fronte e si evidenzia tutta la forza e il vigore del movimento in simbiosi tra arciere e cavallo, un tutt' uno armonico e sofisticato nelle fattezze come un quadro, racconta la storia di epiche imprese .
ALTORILIEVO
Particolare " Dell'Altare di Zeus a Pergamo" si può ammirare a Berlino Pergamonmuseum.
La costruzione dell" Altare fu commissionata dal sovrano Eumene II. In onore della vittoria di Pergamo sui Galati (166 a.C.)
Rappresenta la battaglia delle divinità dell'Olimpo, in lotta contro esseri mostruosi, giganti figli del cielo e della terra che osarono sfidare Zeus sovrano degli Dei... Appunto detta "Gigantomachia". Si possono fare solo delle ipotesi sugli esecutori, la presenza di vari artisti Ateniesi di Rodi o Attici, come lo scultore Firomaco. Alcuni particolari scultorei ricordano anche Fidia autore del Partenone di Atene . Firomaco e Fidia due dei massimi scultori Ellenici.... L'Altare di Zeus a Pergamo è uno degli edifici più famosi ,uno dei capolavori architettonici dell'Arte "Ellenistica ".
"Spettacolarità, drammaticità e la ricerca esasperato del movimento "vivo", trasmette forti emozioni e "pathos"
LA SCULTURA ELLENISTICA
Tre sono soprattutto le città che hanno dato un forte impulso alla scultura del periodo Ellenistico e che si sviluppò dal IV al I secolo a.C.
Questi centri sono Pergamo che oggi si chiama Bergama
in Turchia, Alessandria in Egitto e
Rodi in Grecia.
In particolare lo stile di Pergamo e quello successivo di
Rodi esasperano i principi della scultura creata da
Prassitele e Skopas. Il movimento
“vivo ” opera
di Prassitele : ”Hermes e Dionisio” del 350
circa a.C.
La scultura di Skopas è invece più inquieta e drammatica. Per
esempio la “Menade danzante”
evoca ancora passione e turbamento.
Nella cronologia della scultura Greca ci sono stati tre periodi Il Severo, il Classico,l' Ellenico) .
Gli artisti Greci studiano a fondo anche a livello fisico ed anatomico e sono attenti soprattutto a rendere correttamente “vivo”
il corpo umano .
Gli artisti ( i più famosi : Prassitele, Skopas, Lisippo, Policleto
,Firomaco, Fidia ,Polidoro e altri ) continuano la ricerca in quel senso di
movimento e spettacolarità drammatica nelle loro opere capaci di trasmettere
forti emozioni e " pathos" in chi le ammira.
Esempio emblematico è il celeberrimo “Gruppo del Laocoonte” di epoca Ellenistica del II secolo a.C .
Nel 1506 a Roma in scavi archeologici, in una vigna presso S.Maria Maggiore, venne alla luce la scultura.
Michelangelo assieme all' architetto
Giuliano da Sangallo andarono al
sito a visionare l'opera ,per volere di Giulio II. Giuliano da Sangallo subito si rese conto del ritrovamento e non c'era dubbio era il "Laocoonte"
menzionato da Plinio. Ora si può ammirare nei Musei Vaticani a Roma. Il giovane Michelangelo
Buonarroti ,che era presente agli scavi ,ne fu subito folgorato , sia
dalla imponenza che dalla straordinaria spettacolarità drammatica .
Michelangelo profondamente toccato dall’opera ne fu coinvolto
indelebilmente e
possiamo vedere il suo influsso nei suoi capolavori a venire.
Attribuito a Polidoro, Atenodoro ,Agesandro:"Gruppo del Laocoonte"Musei Vaticani .
Una copia in marmo riprodotta da Baccio Bandinelli circa nel 1520 è costudita a Firenze agli Uffizi.
************************************************************************************************************************************
Ai nostri giorni il manufatto lapideo statuario e figurativo in genere è limitato essenzialmente nel campo del Arte sacra e funeraria . La continuità della tradizione artigianale applicata alle arti figurative in genere è estinta , nel campo lapideo ormai le botteghe artigianali non esistono quasi più e gli operatori del settore sono molto meccanizzati e competitivi solo su manufatti diciamo, quasi industriali, ma completamente sterili dal punto di vista "Artistico". Le cause sono culturali molteplici e inevitabili, è il prezzo del progresso e della rivoluzione industriale " Incontrollata". Questa è una mia personale opinione. (Certamente l'influenza dell 'umanesimo ,illuminismo, scoperte scientifiche, evoluzione, psicanalisi ecc.. e le fondamentali conquiste sociali hanno cambiato i crismi dell'Arte contemporanea.... ma non è il caso di approfondire ora la questione ...) Torniamo alla descrizione dei vari manufatti eseguiti esclusivamente con utensili a "mano" .... Tradizionalmente : Idea, disegno, modellatura in plastilina , calco in gesso ,puntatura con "Macchinetta" o "Croce da puntatura" e naturalmente il blocchetto o lastra di marmo o granito .
A volte non c'è bisogno del modello in gesso o plastilina si lavora di "getto" previo disegno, avendo bel chiaro e assimilato come si dice il "Mestiere".
*************************************************************************************************************************
Progettazione : "Cristo" bozzetto su cartoncino nero con pastello bianco per realizzare un bassorilievo, con modello in gesso .Il bassorilievo scolpito a "puntatura" con ausilio della "croce da puntatore" su granito Nero Africa.
Disegno eseguito al negativo ,ricerca della luce nei vari toni per evidenziare i piani e rilievi ,purtroppo il modello in plastilina non è più disponibile , il lavoro l'ho eseguito nel 1988 e come si vede dal modello in gesso è molto "vissuto".
Sul gesso, qui in alto a destra, si intravedono i segni a matita dei vari "punti", che sono poi riportati uno alla volta sul materiale lavorato ,piani e rilievi ,sono così delineati con l'ausilio della "croce da puntatore" e una subietta o scalpello medio. I punti alti e profondi , poi sono uniti togliendo tutto il materiale in più con molta perizia e pazienza.
Oggi siamo aiutati dalla tecnologia : scalpelli in widia ,aria compressa , dischi e punte diamantati con utensili elettrici, smerigliatrici angolari e martelletti ad aria compressa ,sempre tutto usato a "mano".
Certamente sul materiale granito Nero Africa come si vede nella foto qui sotto a destra, senza utensili specifici è una vera impresa eseguire il lavoro, , il Basalto nero è un materiale nobile , molto apprezzato, compatto e molto duro .
In primo piano nella foto qui sopra a destra è in bella evidenza la "croce o macchinetta da puntatore " uno degli attrezzi indispensabili nell'esecuzione del lavoro di riporto dei vari "punti".
******************************
Rielaborazione del disegno sopra " Cristo", sempre fine anni 1980. Come si vede dal disegno a destra ,i particolari sono meno decisi, il bassorilievo è appena accennato, come un "Cammeo" , in compenso la lavorazione della superficie quasi levigata gli da morbidezza e definizione.
Materiale Nero Assoluto Belfast ( Diorite) compatto estremamente duro. Esecuzione di " Getto" senza modello in plastilina o gesso.